Sigfrido Ranucci alla terza edizione di Vasto d’Autore Festival

Il programma della giornata

Data :

17 settembre 2024

Sigfrido Ranucci alla terza edizione di Vasto d’Autore Festival
Municipium

Descrizione

Il 21 settembre dalle ore 17 apertura dei cancelli in Via Adriatica dell’Arena Ennio Morricone per l’atteso ospite, Sigfrido Ranucci, a chiudere la sezione estiva di Vasto d’Autore Festival 2024, iniziativa nata in collaborazione con il Comune di Vasto e l’Assessorato alla Cultura, rappresentato da Nicola Della Gatta e l’associazione culturale Angelozzi Comunicazione Eps, con la direzione artistica di Patrizia Angelozzi.


«Il Festival, si conferma un grande appuntamento per la Città che anche quest’anno ha avuto come protagonisti nomi di grande risalto. Conclude la rassegna  un  amato professionista, un ospite molto noto - hanno dichiarato il sindaco Francesco Menna e l’assessore Della Gatta- che siamo certi richiamerá tanto pubblico».

Sigfrido Ranucci, giornalista d’inchiesta e conduttore televisivo della trasmissione Report, presenterà il suo ultimo libro, “La scelta” edito da Bompiani (2024).

Settembre, il mese scelto dal programma del festival all’inchiesta, alla ‘scelta’ di Sigfrido Ranucci come modus vivendi, con il coraggio e la passione, con premi importanti ricevuti. L’autore vive sotto scorta da anni.

Info programma:
Ore 17
apertura cancelli
Ore 17.15
Saluto delle autorità, assessore alla Cultura e Turismo Nicola Della Gatta
Premiazione Contest fotografico, Istituto di istruzione superiore Pantini Pudente, volontari Festival Vasto d’autore premiati dal fotografo Costanzo D’Angelo e Università delle Tre Età
Ore 17.30 Incontro con Sigfrido Ranucci, a dialogare con lui, l’avvocato ed editore Antonio Cilli.


L’ingresso è libero – Per la platea è possibile prenotarsi direttamente dalla pagina Fb di Vasto d’autore Festival https://www.eventbrite.it/myevent/1013584637937/reports/attendee_summary_v2?hV=1239399181
Altre INFO su: https://www.facebook.com/Vastodautorefestival - ufficiostampa@vastodautorefestival.it

IN CASO DI PIOGGIA: Auditorium Liceo Artistico Istituto di istruzione superiore Pantini Pudente, Via dei Conti Ricci Vasto. 

Sigfrido Ranucci (Roma, 24 agosto 1961) è un giornalista, autore e conduttore televisivo. In Rai dal 1990, è stato prima inviato per le rubriche del Tg3, poi per Rai News 24, dove ha realizzato numerose inchieste sul traffico illecito di rifiuti e sulla mafia. Ha trovato l’ultima intervista al giudice Paolo Borsellino, nel settembre del 2001 è stato inviato a New York per seguire l’attentato alle Torri gemelle, poi nel 2004 a Sumatra per lo tsunami. È stato inviato nei contesti di guerra dei Balcani e in Medio Oriente dove ha realizzato inchieste sulla violazione dei diritti umani e dal marzo 2017 conduce il programma televisivo Report (Rai3), che ha ereditato dall’ideatrice Milena Gabanelli. Ha ricevuto numerosi premi per il giornalismo d’inchiesta ed è autore con Nicola Biondo del libro Il patto (Chiarelettere, 2010). Il suo ultimo libro d'inchiesta La scelta edito da Bompiani (2024). 

Sigfrido Ranucci è uno di quegli uomini che coincidono in modo assoluto con il lavoro che si sono scelti. Insieme alla sua équipe di Report – programma televisivo amatissimo e odiato, uno dei baluardi del giornalismo d’inchiesta in Italia – ogni giorno si dedica a vagliare informazioni, collegare eventi, ascoltare voci per decidere come raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silLa forza di Report è nella semplicità della scelta: offrire ai cittadini il romanzo crudo dei fatti attraverso un rigoroso lavoro di ricerca, anche quando la strada è irta di pericoli che toccano le vite personali dei giornalisti. Per la prima volta Ranucci racconta il cammino che lo ha condotto sin qui; lo fa scegliendo alcune inchieste fondamentali di cui svela i retroscena, ma anche evocando figure – come suo padre, atleta e finanziere di grande carisma, e il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24 – che hanno forgiato in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta: perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo. Da queste pagine emerge l’autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”. E di trovare ogni volta la risposta, per rispettare la promessa che lo lega a un pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale.

Ultimo aggiornamento: 17 settembre 2024, 15:51

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