Acida Festival: la prima edizione ai Giardini Genova Rulli

Nel corso dell’incontro si parlerà di legge 194 come pratica di autodeterminazione con Roberta Parigiani, avvocata e portavoce del MiT e con la Professoressa Francesca Angelini de La Sapienza di Roma.

Data :

25 luglio 2024

   Acida Festival: la prima edizione ai Giardini Genova Rulli
Municipium

Descrizione

Venerdì 26 luglio dalle ore 18 presso i Giardini Genova Rulli in via Anelli 47, si svolgerà la prima edizione di Acida Festival, un progetto nato dal basso in collaborazione con l'Associazione Grido e l’assessorato alle Politiche giovanili che si svolge nell'ambito della rassegna Echi di un Grido.

Acida si inserisce in un panorama di collettivismo già presente e attivo su Vasto, esprimendo l'impegno delle persone per le persone al di là dei concetti di identità, etnia, abilità, generi e classe. Vuole rispondere alla rassegnazione al nuovo assetto globale, alla atomizzazione dell'individuo, alla precarietà delle prospettive fornendo uno spazio di alternativa da edificare valutando insieme alla collettività le risorse disponibili e comprendendo collegialmente come utilizzarle al meglio.

Nel corso dell’incontro si parlerà di legge 194 come pratica di autodeterminazione con Roberta Parigiani, avvocata e portavoce del MiT e con la Professoressa Francesca Angelini de La Sapienza di Roma. Modererà il dibattito l’attivista Benedetta La Penna del collettivo Zona Fucsia di Pescara.

Alle 19:30 sarà la volta del talk dal titolo “Il postumano non esiste”: Christian Nirvana Damato - fondatore e curatore di Inactual Magazine, autore di alcuni scritti per e con Mimesis, Fata Morgana, Artribune, Not (NERO Editions), Kabul, TBD, Coeval, RUFA, PSe (Flashart), nonché docente presso lo IED di Torino - approfondirà lo scenario ibrido tra corpi e macchine attraverso la duplice estetica della contemporaneità.

 

A seguire Yara Abushab, giovane gazawi in scambio presso l’Università D’Annunzio di Chieti/Pescara darà voce alle vittime del genocidio palestinese, illustrando con parole semplici la sua vita da richiedente asilo nella nostra regione.

 

Assieme a Yara interverranno Leonardo Morosini e Simone Zanello del collettivo romano Inventareilfuturo (di casa presso il Che Guevara di Roma, vanta presentazioni con autori del calibro di Bifo, Renato Curcio, Valentina Tanni, Claudia Attimonelli etc.) e il fondatore della casa editrice libertaria D Editore, Emmanuele Jonathan Pilia. Partendo dal Vietnam ci forniranno insieme delle coordinate utili a setacciare l’informazione da propaganda e censura nell’era dell’orrore planetario.

 

Durante tutta la durata del festival saranno presenti anche banchetti di autoproduzioni (Collettivo Spore, Disertare!, D Editore, Circolo Fotografia Popolare, Madlean, Eva Patch, DonnAttiva, Dafne ETS, Casa del popolo La Conviviale, Malarazza APS) e mostre a cura di Corpi Project e Giorgia Tiberio. Sarà inoltre possibile prendere parte al laboratorio “Il mio corpo mi appartiene”, progetto espressivo-artistico di autoconsapevolezza a cura di Corpi Project, che partirà dalle ore 18:00 insieme ai talk.

 

Infine, alle ore 21:30 Acida ospiterà l’artista pescarese Aliceinretrograde regalandoci una performance di musica dark elettronica con aspri rimandi alla techno, mescolando militanza politica, resistenza e danza.

 

"Grazie a Carlotta Di Casoli e a coloro che insieme a lei hanno organizzato questa interessante iniziativa - dichiarano il sindaco, Francesco Menna e l'assessora alle Politiche giovanili, Paola Cianci - che arricchisce lo spazio di discussione promosso da organizzazioni di nuova generazione che negli ultimi anni sta crescendo sempre di più. È un'occasione per incrociare il pensiero critico dei più giovani di cui l'azione politica amministrativa deve tenere conto per essere rappresentativa e proiettata verso il futuro".

 

"Nell’era del digitale - dichiara la referente Carlotta Di Casoli - la cronologia è bloccata in un eterno presente. Il sapere è a portata di mano: televisioni, giornali, telefoni cellulari, computer ci informano continuamente su ciò che accade attraverso contenuti verosimili e titoli clickbait. Ma qual è la realtà? Il Reale è morto, al suo posto impera il politicamente possibile con le sue verità indigeste e ingenue fantasie. Nel nostro piccolo vogliamo provare a mettere ordine nella frammentazione dell’informazione".

 

Ultimo aggiornamento: 25 luglio 2024, 14:41

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