56° Premio Vasto, dal 27 luglio a Palazzo d'Avalos "Sottotraccia una linea etica nell'arte contemporanea"

Gli artisti invitati sono diversissimi per provenienza, formazione e cultura; hanno una esperienza nazionale e internazionale di assoluto prestigio

Data :

25 luglio 2024

56° Premio Vasto, dal 27 luglio a Palazzo d'Avalos "Sottotraccia  una linea etica nell'arte contemporanea"
Municipium

Descrizione

Dal 27 luglio al 26 ottobre 2024 a Palazzo D’Avalos: Lucilla Candeloro, Bruno Ceccobelli, Malihe Darkei, Paolo Dell'Elce, Gianni Dessì, Marilù Eustachio, Mohammad Ali Famori, Andrea Fogli, Elisa Garrafa, Ugo Giletta, Nacho Llamas, Giuseppe Salvatori. A cura di Antonio Zimarin

Gli artisti invitati sono diversissimi per provenienza, formazione e cultura; hanno una esperienza nazionale e internazionale di assoluto prestigio e profondità culturale e alcuni sono di fatto, già dentro il racconto della storia dell’arte contemporanea in Italia ma tra loro non c’è una omogeneità di temi, di stili, di forme o di media artistici, che sarebbero invece gli ambiti dove solitamente le mostre tendono a cercare connessioni e argomenti per strutturarsi.

Con le loro scelte formali ed espressive mai banali, mai scontate questi artisti ci propongono di incontrare visioni complesse, nate cercando con intelligenza, altri modi interpretare il mondo, la vita, la cultura dietro le apparenze e le convenzioni, opere da intendersi come luoghi di riflessione all’interno dei/delle quali imparare ad usare e rimettere in moto la nostra curiosità e la nostra intelligenza.

 

“Con le ultime edizioni, il Premio – ha detto il sindaco Francesco Menna - sotto la spinta dell’attivo comitato promotore e dell’assessorato alla Cultura ha saputo rinnovarsi anche nel coinvolgimento degli studenti del territorio, che hanno avuto modo di valorizzare la propria conoscenza scoprendo sentieri di riflessione prima inesplorati e di giungere a nuove consapevolezze circa il proprio percorso di emancipazione. Si aggiunge un ulteriore tassello in quello straordinario e visionario percorso avviato sotto la guida dell’indimenticato Avvocato Roberto Bontempo, mecenate dal cuore nobile. La sua passione, la sua instancabile opera a servizio della cultura resta un baluardo irrinunciabile per ciascuno di noi, in primis per chi si torva a servire pro tempore il bene comune”.

 

“Sono grato al Comitato Premio Vasto d’Arte Contemporanea, e particolarmente al Presidente Alfredo Bontempo, - ha aggiunto l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta - per aver proposto alla fruizione dei concittadini e dei tanti turisti che giungeranno a Vasto nei prossimi mesi, un approccio innovativo, ambizioso e affascinante, alla produzione di artisti che sono annoverati, con prestigio, nel panorama dell’arte contemporanea italiana. Variano gli stili, le forme, le strutture comunicative ma tutto si riconduce e si ricapitola nella possibilità di connessione emotiva di creatore-opera-fruitore: i tre attori di un’unica storia di ricerca che, in questa rassegna, non ambisce ad alcuna effettiva e permanente soddisfazione, ma piuttosto si sforza di leggere ciò che abita sottotraccia e qualifica la vita di ogni giorno”.

Il loro punto di relazione è in un approccio all’immagine che ci piace definire “etico” perché con la loro diversità e con l’incertezza che aleggia nelle forme, intendono creare un rapporto profondo e partecipe con l’osservatore per condividere e costruire con lui un rapporto, una maggiore intimità e un coinvolgimento con le grandi questioni del “vivere”, con i misteri e le incertezze che sono proprie alle immagini proposte.

Queste opere lasciano delle “tracce”: non è sufficiente guardare le loro “superfici” più o meno spettacolari ma bisogna tornare più volte sui dati visivi e guardare con intelligenza e in profondità, osservare la “traccia” cercando di capire dove ci conduce. Mentre la osserviamo e la cerchiamo cominciamo a vedere e a pensare a tutto quello che si muove profondamente dietro l'evidenza: è questo il sottotraccia, il campo dell’incerto, dei luoghi imprevedibili dell’immaginazione e del gesto creativo, il campo delle cose da comprendere, da indagare.

 

Se in arte si cerca di spingere il proprio “interesse” sottotraccia, che cosa potremmo ottenere, fare o comprendere? L’Arte non è solo comunicazione di qualcosa: non ha lo scopo di visualizzare concetti o inventarsi simbolismi, ma negli artisti più profondi e sensibili, è capace di mettere in moto la riflessione, il pensiero, l'ipotesi. Sottotraccia però non troveremo risposte, spettacoli e definizioni certe ma “solo” delle possibilità e dei luoghi di riflessione da percorrere e attraversare.

 

 

 

 

 

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot